15 gennaio 2019
Questa volta Sig. Tiziano Ivani la devo ringraziare, perché in questa tragedia è riuscito a strapparmi un sorriso. Le assicuro impresa non facile.
Le vorrei fornire dei dettagli, in esclusiva, così che lei possa continuare a scrivere di questa storia avvincente a cui lei ha dedicato il suo articolo.
Il coltellino in questione è di pochi cm di lunghezza, solitamente lo usavo per tagliare il filo da pesca (immagini quindi le dimensioni e la potenza della lama).
Da mesi non lo trovavo, è quindi possibile, ripeto possibile , che fosse sepolto nel mio zaino da tempo, ed io ne ero ignara.
Particolare non trascurabile era finito nel porta penne, e non si raggiungeva con le dita.
Nel frattempo ci sono state molte udienze, chissà che non fosse già entrato in aula a mia insaputa!!!
Ho letto con attenzione l’articolo del Sig. Corrado Ricci, che attentamente riportava quanto accaduto in aula, la testimonianza della Sig.ra Cacciatori, le mie dichiarazioni così come sono state dette.
Correttamente e fedelmente parlava del processo. Così come ci si aspetta da un giornalista.
Ma lei ha superato tutti con questo colpo di mano da grande giudiziarista.
Dopo aver riassunto la storia ancora una volta (le ha contate ? sarà un centinaio di volte che scrive le stesse cose), ecco la notizia shock: nel mio zaino un coltellino da pesca!!!
La terrò aggiornata sulla somma della multa da pagare e se richiederò la restituzione del coltellino.
Così che lei possa seguire “ la pista “ di questa storia avvincente.
Se mi permette, umilmente le darei un consiglio. Non guardi le partite sul telefonino durante l’udienza.
Quelli dietro di lei la vedono. Me lo hanno riferito in tanti. E ne ridono.
Trovi un posto in disparte.
Tanto, poi come vede, le vere notizie come questa di oggi, la raggiungono comunque.
Ma ripeto, dovesse continuare a vedere le partite, le prometto la terrò aggiornata sugli esiti di questa torbida vicenda del “ coltellino da pesca”.
Cordialmente
Marzia Corini
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