Il movente: il denaro. Il denaro?
Marzia ha sempre avuto una sorta di indifferenza verso il denaro.
Non è vero che il tempo fa dimenticare. Si rinnova il dolore ed i particolari risultano più nitidi. Specialmente ora. Tra un grado del processo ed un altro.
Ho letto i giornali e non ho accettato questa sentenza ma soprattutto il movente perché io ho vissuto tutta la vita a casa Corini. Prima di Marco e dopo Marco. In famiglia con suo babbo e sua mamma.
Ho ripensato ad istante su istante. A 35 anni di istanti. Di baruffe, di tensioni, di feste di Natale. Delle malattie del babbo di Marzia e di quelle di Eliana, sua madre.
Marzia ha dormito per settimane in fondo al letto di sua madre ed ha amato suo babbo fino in fondo. Continua a leggere Lettera di Amanda Cargioli
Il Dubbio – 01/10/21
Ai cronisti il file di Word della sentenza: l’ultima frontiera del processo mediatico (con esposto al Csm)
Errico Novi
Fonte: Il Dubbio – https://ildubbio-ita.newsmemory.com/?publink=04c43e5f4
Vabbe’, una certa concomitanza fra uffici giudiziari e redazioni giornalistiche è ormai acclarata. Ma nonostante la cronaca ne offra continui esempi, ci sono sempre nuove assonanze da scoprire. C’è un caso recente, relativo a un processo di grande clamore: quello che ha visto condannata l’anestesista Marzia Corini per l’omicidio, così qualificato dalla sentenza, del fratello Marco Valerio, morto esattamente 6 anni fa, il 25 settembre del 2015. Storia che aveva tutti i numeri per attrarre l’attenzione dei giornali.
Motivazioni: gli atteggiamenti sconcertanti
«Prima di esaminare gli elementi di rilievo emersi nella lunga istruttoria che ha caratterizzato il processo celebratosi dinanzi a questa Corte, è doverosa una premessa di carattere generale. L’istruttoria è stata caratterizzata da un andamento, più o meno costante, improntato, da parte delle difese e segnatamente dalla difesa Corini, ad una ipertrofia istruttoria peraltro realizzatasi, il più delle volte, mediante l’adozione di toni non sempre consoni alle regole di economia processuale che devono essere propri di ogni dibattimento, pur nel rispetto delle prerogative che ogni parte processuale deve poter esercitare in nome dei propri diritti e doveri connessi alla specifica funzione svolta. Continua a leggere Motivazioni: gli atteggiamenti sconcertanti
Esposto presentato 06-09-21
Una copia delle motivazioni della sentenza è stata inviata ai due giornalisti di zona che godono di speciali privilegi, dei soliti privilegi.
La procedura corretta e legale per richiedere questo documento non è stata rispettata come risulta dalle visure eseguite.
La copia era in formato Word, quindi è possibile, molto possibile, che sia uscita da un ufficio molto specifico. Inutile aggiungere quale.
Tutti sappiamo che la fuga di notizie dalle Procure e dalle Cancellerie dei Tribunali è una consuetudine purtroppo consolidata nel nostro paese.